#30 LA SCIENZA E LA TECNICA DEL CUCÙ

Il cucù è realizzato in terracotta, un materiale ottenuto dalla cottura di argille comuni, ricche di impurità ferrose che conferiscono al prodotto un caratteristico colore rossiccio, dopo essere stato opportunamente modellato e cotto in forno.


L’argilla, modellata e cotta al forno, costituiva la materia principale per realizzare oggetti di ogni tipo, soprattutto per la preparazione e il consumo dei cibi e per l’edilizia ma non solo: essa costituiva anche il materiale più economico per la fabbricazione di oggetti ornamentali o rituali, da tenere in casa o da dedicare nei luoghi sacri, alla portata di tutti. 

In archeologia, tale classe di materiali, distinta dalla ceramica, si definisce “coroplastica” (dal greco khόra, “terra”, e plastiké, “modellare”).

1 - Stagionatura e depurazione
Nell’antichità, prima di essere lavorata l’argilla era sottoposta sia a stagionatura, sia a depurazioneQuest’ultima poteva avvenire per sedimentazione in acqua fermalevigazione in acqua corrente o setacciatura.

1.1 - Depurazione per sedimentazione in acqua ferma
Nel primo metodo l’argilla era posta in grandi contenitori colmi d’acqua, per il tempo necessario ai materiali più pesanti di posarsi sul fondo. Tramite bocchette praticate sulla parte alta del recipiente, l’acqua porta con sé la parte fine dell’argilla (detta “barbottina”).

1.1.2 - Levigazione in acqua corrente
l secondo metodo ne costituisce una variante, in cui si utilizzavano recipienti comunicanti: l’argilla si raffinava così ad ogni passaggio da un recipiente all’altro. 

1.1.3 - Setacciatura
Nella setacciatura, l’argilla mista ad acqua era filtrata attraverso le maglie del setaccio.
I tre metodi sono naturalmente cumulabili ai fini di avere un’argilla depurata. Infine, si poteva anche provvedere alla “correzione chimica” dell’argilla attraverso l’aggiunta di degrassanti (quarzo, chamotte tra i più comuni) se troppo plastica, di altra argilla ricca di minerali argillosi nel caso fosse troppo “magra”. In generale un trattamento di degrassamento era necessario per eliminare le bolle d’aria formatesi nel corso dei procedimenti precedenti, in grado di causare imperfezioni o punti deboli nel manufatto finito. Quest’operazione avveniva mediante la battitura con i piedi, azione che otteneva anche lo scopo di omogeneizzare l’impasto argilloso e di eliminare gli eventuali inclusi rimasti dopo la decantazione. L’argilla era poi suddivisa in piccole porzioni che subivano ulteriori manipolazioni ai fini della riduzione delle eventuali bolle d’aria residue, pronte, alla fine, per essere lavorate.

PRODUZIONE E LAVORAZIONE DELLA TERRACOTTA
L’argilla, ridotta ad uno stato molto fluido grazie all’aggiunta abbondante di acqua, viene versata negli stampi opportunamente chiusi; man mano che l’acqua viene assorbita dal gesso, evaporando, si aggiunge altra argilla in modo da inspessire la forma. Dopo alcune ore, si aprono gli stampi e si lasciano ad asciugare negli stessi. Al momento giusto, si estraggono gli oggetti, si raffina la forma e la si lascia ad asciugare ancora diverse ore. Quando il pezzo raggiunge la così detta “durazza cuoio”, lo si dipinge e si pone in cottura nel forno. L’ultimo passaggio consiste nel rivestimento di cristallina, che, dopo un’ulteriore cottura, conferisce alla statuetta l’aspetto finale, lucido e brillante.

LAVORAZIONE DEL CUCÙ
Saper realizzare un cucù, è un operazione all'apparenza molto semplice, ma che richiede esperienza, e soprattutto i consigli e le direttive giuste, da parte di un maestro di bottega, come Raffaela Pentasuglia, che nel seguente video spiega come avviene il processo di modellazione di un cucù prima di essere infornato.

IL VIDEO:


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